Caso Saremar - il Tribunale conferma la decisione della Commissione europea.
La decisione impugnata, adottata il 22 gennaio 2014, accertava l'incompatibilità con il diritto UE sugli aiuti di Stato delle misure di sostegno concesse dalla Sardegna alla compagnia di navigazione Saremar nel 2011 e nel 2012. In particolare, la decisione della Commissione riscontrava che il conferimento di capitale a condizioni diverse da quelle di mercato e la compensazione per l’esercizio di alcuni servizi di navigazione avevano procurato a Saremar un indebito vantaggio economico rispetto ai suoi concorrenti e disponeva, di conseguenza, il recupero degli aiuti erogati per un importo capitale di 10,8 milioni di EUR.
Con la sentenza del 6 aprile, il Tribunale ha rigettato le azioni di annullamento proposte dalla Regione Sardegna e dall'impresa beneficiaria. I giudici comunitari hanno confermato la natura di aiuto delle misure di sostegno sanzionate dalla Commissione riconoscendo, in particolare, che nel caso di specie non ricorrevano i requisiti previsti dalla giurisprudenza Altmark e che la ricapitalizzazione della società Saremar operata dalla Regione Sardegna non risultava conforme al principio dell'investitore privato in economia di mercato (MEIP) e pertanto essa ha comportato un indebito vantaggio per Saremar. Infine, il Tribunale ha escluso che la Commissione abbia commesso un errore manifesto di valutazione nell'escludere la compatibilità delle misure in questione con il mercato interno ai sensi della Disciplina dell'Unione europea relativa agli aiuti di Stato concessi sotto forma di compensazione degli obblighi di servizio pubblico (2011).
Per il testo delle sentenze si rinvia ai seguenti link (cause T-219/14 e T-220/14).