Piano Juncker, confermata l'adesione cinese
A conferma di voci che si erano rincorse, la Cina diventerà il primo Stato extra-Ue ad aderire al Piano Juncker.
L'annuncio è stato dato durante un vertice bilaterale a Pechino.
Vedi rassegna stampa.
A conferma di voci che si erano rincorse, la Cina diventerà il primo Stato extra-Ue ad aderire al Piano Juncker.
L'annuncio è stato dato durante un vertice bilaterale a Pechino.
Vedi rassegna stampa.
Per sostenere l'economia tunisina la Commissione ha proposto di esentare dai dazi doganali 35mila tonnelate di olio d'oliva provenienti dal Paese africano.
Fanno muro senza distinzioni di partito gli europarlamentari italiani, compreso il Presidente della Commissione ambiente e sicurezza alimentare Giovanni La Via.
Ciononostante, la Commissione commercio del Parlamento europeo ha dato il via libera a esenzioni per 70mila tonnellate di olio, provocando le proteste dell'eurodeputato Paolo De Castro.
Il Parlamento europeo alla fine non si è opposto alla misura, pur impegnando la Commissione ad adottare alcune salvaguardie, peraltro sufficienti secondo l'europarlamentare Simona Bonafè a salvaguardare i produttori italiani. La misura è pertanto stata varata in via definita dal Consiglio agricoltura.
Dal canto suo il Parlamento italiano, esaminando il Decreto legislativo del Governo sulla depenalizzazione, ha raccomandato di non estenderla ai casi di frode in commercio proprio su pressione dei produttori di olio.
Vedi:
- Regolamento;
- articolo di Angela Lamboglia su EurActiv.it;
- comunicato stampa del Parlamento europeo;
- articolo di Marco Zatterin su La Stampa;
- secondo articolo di Angela Lamboglia su EurActiv.it;
- terzo articolo di Angela Lamboglia su EurActiv.it;
- comunicato stampa del Parlamento europeo;
- articolo di Emanuele Bonini su La Stampa;
- articolo di Diego Casali su La Nazione;
- quarto articolo di Angela Lamboglia su EurActiv.it;
- articolo di Elisabetta Povoledo sul New York Times;
- quarto articolo di Angela Lamboglia su EurActiv.it.
E' appena entrato in vigore l'Accordo di stabilizzazione e associazione fra UE e Bosnia-Erzegovina.
L'art. 71, par. 1, lett. c) dell'Accordo vieta alla Bosnia-Erzegovina di concedere "aiuti di Stato distorsivi o suscettibili di distorcere la concorrenza favorendo imprese o prodotti determinati".
Il paragrafo 4 impegna la Bosnia-Erzegovina ad affidare il controllo degli aiuti di Stato a un'Autorità amministrativa indipendente.
La Commissione ha approvato la programmazione Interreg 2014-2020, allocando 34 milioni di euro alle regioni perifiche croate e serbe.
Vedi:
- notizia ANSA.