Nel caso Kotnik la Corte di giustizia si è pronunciata su una domanda di rinvio pregiudiziale proposta dalla Corte costituzionale slovena sul bail in, disciplinato dalla Comunicazione sul settore bancario della Commissione.
La Corte ha risposto ai seguenti quesiti:
- se la Comunicazione sul settore bancario sia vincolante per gli Stati membri;
- se la Commissione, nell'adottare la Comunicazione, sia andato oltre le sue competenze;
- se il sistema del bail in sia compatibile con la tutela del legittimo affidamento e con il diritto di proprietà;
- se il sistema del bail in sia compatibile con la Direttiva sull'armonizzazione della disciplina delle società per azioni;
- se il rispetto della Comunicazione sia condizione per la concessione di aiuti al salvataggio;
- se il sistema del bail in sia compatibile con la Direttiva sul risanamento degli istituti bancari.
Il 18 febbraio 2016 l'avvocato generale Nils Wahl ha presentato alla Corte la sue conclusioni nei seguenti termini:
- la Comunicazione della Commissione non è un atto giuridicamente vincolante per gli Stati membri che, teoricamente, potrebbero ottenere dalla Commissione l'autorizzazione a concedere aiuti alla banca anche al di fuori del sistema del bail in;
- la Commissione non ha esorbitato dai suoi poteri;
- il sistema del bail in è compatibile con la tutela del legittimo affidamento e con il diritto di proprietà;
- il sistema del bail in è compatibile con la Direttiva sull'armonizzazione della disciplina delle società per azioni;
- il rispetto della Comunicazione non è condizione per la concessione di aiuti al salvataggio quando esso determinerebbe risultati sproporzionati;
- il sistema del bail in è compatibile con la Direttiva sul risanamento degli istituti bancari.
Il 19 luglio 2016, la Corte si è pronunciata in conformità alle conclusioni dell'avvocato generale: vedi sentenza.