La dichiarazione pubblica di sostegno a un'impresa da parte del Governo
Come dimostra l'ormai celebre "whatever it takes" del Presidente della BCE Mario Draghi, una pubblica dichiarazione istituzionale con cui si promette sostegno può essere sufficiente a salvare uno Stato, figuriamoci un'impresa.
Il caso France Télécom ha già più volte dato modo al Tribunale Ue di affrontare la questione.
Nel 2010 il Tribunale, pur affermando in linea di principio che la pubblica dichiarazione di sostegno resa da un alto esponente governativo può produrre un vantaggio economico immediato all'impresa, ad esempio consentendole di finanziarsi sul mercato a costi minori, ha statuito che tale dichiarazione, per configurare un aiuto di Stato, deve contenere quantomeno tutti gli elementi essenziali del sostegno promesso.
Recentemente, tornando sullo stesso caso, il Tribunale ha ribadito l'irrilevanza della dichiarazione del Governo francese che può essere presa in considerazione dalla Commissione esclusivamente come elemento contestuale per valutare il successivo provvedimento formale di sostegno da parte del Governo.
La Commissione europea aveva tentato di sostenere la tesi della "contaminazione" secondo cui la dichiarazione aveva risollevato le sorti di France Télécom consentendo così al Governo di offrire all'azienda un aumento di capitale senza violare il criterio dell'investitore privato; secondo il Tribunale un simile ragionamento non era in astratto del tutto precluso, ma andava motivato partendo comunque dal provvedimento formale di concessione dell'aiuto.
Vedi:
- ultima sentenza (in francese).